lunedì 23 gennaio 2012

Incubi floreali

Pubblicato da Psy alle 19:55
Io non amo i fiori. Da piccola mia mamma mi proibiva di tenerli in casa perché diceva che profumano di cimitero e che le ricordano i morti.
Credo che mi abbia creato un trauma, per cui ricevere dei fiori mi mette in imbarazzo e non so mai come reagire.

Sono convinta che il mio karma sia un diavoletto burlone che si diverte a mettermi in difficoltà, altrimenti proprio non mi spiego come sia stato possibile che abbia ricevuto tre rose nel giro di una settimana, da tre persone diverse.


Scena 1

Ci siamo io e un mio amico di vecchia data seduti al bar dinnanzi a un aperitivo. Lui lo sa benissimo che non mi piacciono i fiori, e men che meno le rose.
Entra il classico tipo indiano che vende le rose e punta dritto su di noi: tu prende fiore per bellissima ragazza?
Il mio simpaticissimo (ormai ex) amico scoppia a ridere e gli chiede quale bellissima ragazza, perché non ne vede nessuna.
Ne consegue un dibattito sulle mie più o meno apprezzabili qualità fisiche.
Per chiudere la questione, il mio amico offre una birra all'uomo-rosa, che per compensare gli regala una rosa con cui mi vedo costretta a fare ritorno a casa.


Scena 2

E' domenica sera.
Normalmente a Trento non c'è molta vita notturna (gli universitari si danno all'alcolismo nascondendosi nei vicoli bui perché non c'è nient'altro da fare)... Ma la domenica è anche peggio del solito. Nemmeno nei vicoli bui potete trovare degli esseri viventi. Persino i piccioni sembrano trasferirsi altrove.
In questa desolazione, accetto di uscire con un conoscente remoto (amico di un amico di un ex compagno di classe, o qualcosa del genere).
Credo che imbarazzo renda bene l'idea della serata.
Cominciamo col dire che io odio il romanticismo affettato, le frasi da bacio perugina, ecc.
Lui sembra una mitragliatrice di smancerie e quando credo di non riuscire proprio a sopportare un'altra dose di miele lui conclude con: i tuoi occhi sono due stelle che illuminano la mia strada.
Non sono più riuscita a trattenermi dal ridere, per cui dissimulando come meglio potevo con una finta tosse sono corsa a rintanarmi in bagno per riprendermi.
Quando finalmente sono riuscita a smettere di ridere e quindi a uscire dal bagno, lui era in piene trattative con l'uomo delle rose.
Con sommo entusiasmo ha proclamato: guarda cosa ti ho preso! Una bellissima rosa, anche se non potrà mai essere bella quanto te.
A questo punto, ogni tentativo di trattenermi dal ridere è stato inutile.


Scena 3

Lui è bello e impossibile. Talmente bello che nessuno può resistergli: donne, uomini, animali. Cascano tutti ai suoi piedi come mosche... E l'uomo delle rose non fa eccezione.
Si avvicina al nostro tavolo e tenta di vendergli la rosa con i soliti stratagemmi. Il bello tira dunque fuori il portafoglio e gli fa vedere che è povero in canna.
Con una mossa del tutto inaspettata, l'omuncolo mette la rosa in mano al mio accompagnatore, si avvicina al suo orecchio, gli sussura "per te è gratis" e gli lecca la guancia, prima di sparire tra la folla del locale.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Neanche io li amo, i fiori.
Ho come l'impressione che siano una metafora di una storia: sono bellissimi appena comperati ma, per quanta cura si possa usare, tendono naturalmente a morire.
Certo, puoi ripiantarli, ma non sarai mai lo stesso.

Scena 1: vuoi allontanare l'uomo-rosa? Fai come me: quando inizia a sorridere dicendo di volerti lasciare il fiore gratis (in realtà, se lo facesse davvero con tutti, non tirerebbe su un cent), lo fisso negli occhi deciso (ed anche un poco cattivo) e gli indico, in maniera decisa ed educata, che non è il caso. Lui ride e va via.

Scena 2: avrei accettato, chiosando: "accetto il pensiero, anche se sono allergica ai fiori. Gra... *ETCIU!* (starnuto con tanto di spruzzo violento di aerosol con carica batterica)". Lui sarebbe stato illuso (e felice) e tu non saresti venuta meno ai tuoi desideri.
Ed avrei chiusogli occhi: ora torna a casa al buio!

Scena 3: avendo la possibilità di poter nascondere un cric da camionista in tasca... Non si può, vero?

Psy on 24 gennaio 2012 alle ore 16:31 ha detto...

Ahahahah non c'è una versione tascabile di te stesso da tenere sempre a portata di mano come suggeritore in queste occasioni? =)

Anonimo ha detto...

Ahahahah!
Grazie cara, ma purtroppo, data la mia stazza, non è ancora possibile.
Ma ci stò lavorando^^

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