Lui: Tu mi piaci.
Io: Mi fa piacere, però io... Cioè... Vedi...
Lui: Mi piaci sul serio. Lo so che ci siamo visti solo mezz'ora fa, ma se potessi uscirei di nuovo con te anche subito. Voglio frequentarti, conoscerti meglio.
Il mio imbarazzo inizia a diventare palpabile e, per trarmi d'impiccio, provo a citare un pezzo di una delle mie canzoni preferite.
Io: Conosci i Baustelle? La moda del lento? Ecco... "Sono un periodo strano. Fumo, bevo troppo e non mi va l'innamoramento umano".
Insomma, sto uscendo da poco da una storia. Mi fa piacere se ci vediamo ogni tanto, ma non credo che sia una buona idea quella di frequentarci, di conoscerci meglio.
Lui prova dapprima a convincermi che mi sto sbagliando e che potrei concedergli almeno il beneficio del dubbio. Poi diventa via via più stizzito, prima di dire la frase più incredibile, geniale, allucinante, eccezionale, supercalifragilistichespiralidosa che mi sia mai capitato di sentire.
Lui: Tanto io non potrei innamorarmi di te, perché... Sono innamorato della montagna.
giovedì 19 gennaio 2012
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2 commenti:
Ahahahahah!
Mi capitò una cosa del genere, molti anni or sono, quando fui approcciato da un gay.
Solo che la frase fu: "Mi tratti così perché non hai mai provato"...
Fece una corsa^^
E' come la storia della volpe e l'uva. Se la volpe non riesce a raggiungere l'uva, dice che è acerba =P
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