Forse dipende dal mio essere un uomo mancato, da un difetto congenito o da un problema di comprensione di linguaggio, fatto sta che io certi tipi di uomini proprio non li sopporto.
Parliamo, ad esempio, degli iper-possessivi.
Ci siamo visti solo una volta per andare a bere qualcosa insieme, così senza impegno. A dirla proprio tutta, è già tanto se riesco a ricordarmi come si chiama, eppure lui... Mi chiede cosa faccio questa sera e, sentendosi rispondere che esco con un amico, dà in escandescenze come se gli avessi appena detto che sto andando a fare sesso estremo con un'intera squadra di calcio.
E poi, anche se fosse, chi sei tu per vietarmelo?
Parlando di uomini odiabili, loro sono sicuramente tra i primi... Sono OVUNQUE: in biblioteca, in facoltà, al supermercato ma, soprattutto, vicino al kebabbaro.
Mi squadrano come se volessero mettere anche me dentro al panino ricoperta di salsa piccante e al mio passaggio (o di qualsiasi essere semovente che respiri) urlano dietro cose come psssch, mcccccci, ciuuu e, se sono alfabetizzati, Ciao bella! Dove vai? Vai a casa?
Non so se nella loro testa una donna dovrebbe sentirsi lusingata da questo genere di attenzioni e "complimenti", ma vi posso assicurare che la maggior parte delle volte il risultato è solo un fuggi-fuggi generale di ragazze infastidite.
Ma quelli che odio più di tutti sono quelli che ci provano alla Johnny Bravo. Detesto il loro atteggiamento strafottente da "ma sì, questa ci sta", l'aria da galletto e il loro modo di comportarsi, come se ti stessero facendo un favore a degnarti della loro attenzione.
Riescono a cogliere un'allusione in qualunque suono più o meno articolato uscito dalla tua bocca. Ogni tua mossa è una prova inconfutabile del fatto che TU ci stai provando con loro.
Un tipo particolare di Johnny Bravo sono i ragazzi che ti abbordano su facebook (o su altri mezzi virtuali) con qualsiasi scusa e che per provarci dapprima ti chiedono di vedere la tua fotografia e, davanti a un rifiuto convinto, cambiano strategia...
Ti mandano una fotografia dei loro addominali scolpiti (sicuramente presa da internet) e ti dicono qualcosa come: Se mi mandi la tua fotografia, ti faccio vedere anche il resto. (Sì, era proprio quello che volevo).
Ragazzi, non ci siamo. Proprio non ci siamo! E' rimasto qualche uomo in circolazione che si ricorda come si fa a provarci con una ragazza?
mercoledì 1 febbraio 2012
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7 commenti:
Io, io, io lo so. Con la mia ho adottato questa tecnica. Ci siamo conosciuti arrampicando, lei era un'amica di un mio amico. Lei sale, io le tengo la corda, e quando era in cima le ho chiesto se era single (si) e se usciva con me (no, anche se temeva che la lasciassi lì appesa alla parete). Tempo un mese invece...^^
Tatto e delicatezza! Ecco cosa ci vuole. E una corda e una parete di venticinque metri.
Ahahahahah oddio... Da questo ho imparato due cose:
1.- Non andrò mai a fare arrampicata con un ragazzo.
2.- Forse, dopottutto... Sono meglio quelli che stanno davanti al kebab ;) :P
Ah! E se invece dall'altra parte della corda ci fosse l'uomo giusto e tu non lo sai?
Dun dun DUN!^^
Ahahahah... Rischiare o non rischiare, that is the question! ;)
Tra l'altro vorrei far notare
"Dove vai? Vai a casa?"
No guarda, sto andando a a ciaspolare in Val d'Aosta.
PS da oggi in poi non guarderò più gli arrampicatori allo stesso modo.
Ma vaaaaa. Siamo un popolo di gente tranquillissima. Gente un po' scema, magari, ma tranquillissima. ^^
@La donna del Dragone: Soprattutto quando ti avvicini a una porta, con le chiavi in mano. "Vai a casa?". No, guarda, non mi ricordo più dove abito quindi provo a infilare queste chiavi in tutte le porte della città finché non trovo la mia!
P.S. Vuoi che ti dia il numero di... Tizio-che-ama-la-montagna? =P
@Paul: ahahahah... Io amo la gente un po' scema =D
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