sabato 14 gennaio 2012

Il perché

Pubblicato da Psy alle 23:05
Io ho un problema. Un grosso problema.

Non riesco a stare a casa.

Ho un bisogno viscerale di vita sociale. Restare a casa mi deprime, mi angoscia, mi snerva, mi scazzata, mi infastidisce, mi... Oh, avete capito insomma!
Perciò ogni sera mi ritrovo a supplicare su facebook di uscire con me persone che non vedo da 3 anni o con cui ho scambiato solo poche parole ad una riunione.
Chiunque va bene.
Una birra. Un caffè. Una serata in discoteca. Un concerto. Una conferenza sulla relazione tra gli asparagi e l'immortalità dell'anima. E' del tutto indifferente. L'importante è uscire, vedere gente, entrare in contatto con il mondo. Non fermarsi mai. Non restare mai da sola.

E' da lì che scaturisce questo blog, perché - ahimè - tutta questa gente nuova che entra ed esce dalla mia vita in modo caotico è fonte di situazioni intriganti, passionali, ambigue, imbarazzanti... Ce n'è per tutti i gusti.

E qui ve le voglio presentare, se non proprio tutte, almeno le più divertenti.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche io avevo questa paura.
Anche per me, l'importante era "uscire, vedere gente, entrare in contatto con il mondo. Non fermarsi mai. Non restare mai da solo".
Alla fine, però, ho scoperto che la mia solitudine scaturiva dagli altri, quegli stessi altri coi quali volevo uscire.
Perché non seguivo "Lost".
O "Desperate Housewives".
O il "GF" e tutta la merda spalmata a palate un poco ovunque.
ALla fine, come in una soluzione tampone, il viraggio: sono passato dal sentirmi solo all'essere solo.
Dall'essere scelto a scegliere.
E spesso, esco: vado al cinema, al pub, alle presentazioni dei libri col mio migliore amico: me stesso.
Pensa che a volte mi discuto anche!^^

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