Sono giorni che corro come un'anima in pena da una parte all'altra del giardino, collezionando fotografie di foglie sfocate e di puntini marroni.
Ne sono pienamente consapevole: sembro una pazza, pazza da legare.
La parte peggiore giunge quando, oltre a correre, mi incazzo pure. E di brutto!
Corro e poi urlo su tutte le furie, rivolta al mio acerrimo nemico, che naturalmente e' gia' scappato senza lasciare altra traccia del suo passaggio che quella maledetta foto sfocata.
Il giovane Ezio*, complice involontario di questa follia, manifesta la sua disapprovazione con silenziosi avvertimenti di memoria piena, ma incurante della sua frustrazione proseguo nella lotta contro i miei personalissimi mulini a vento.
Sono furbi, quei bastardi. Attendono in agguato fino a essere certi che Ezio non sia con me e allora escono allo scoperto, mettendosi in pose artistiche tra le foglie; della serie Rose che posa per DiCaprio ci fa 'na pippa.
La mia salute mentale peggiora a ogni secondo che passa, mentre all'urlo di "A squirrel!" mi arrampico sugli alberi fotografando pelosi puntini marroni, ormai troppo in alto per essere visibili attraverso l'obiettivo. E loro si burlano di me, arrivando a organizzare raduni familiari sul ramo vicino alla mia finestra e fissandomi, tutti e quattro insieme, attraverso il vetro opaco, prendendosi gioco di me con le loro graziose code svolazzanti.
Anche la mia pazienza ha un limite e oggi, ne sono assolutamente certa, daro' una svolta definitiva a questo viaggio, immortalando quel pezzo di furbizia marrone. E quale loco piu' ameno di un parco nazionale pieno di rangers (che bella parola, eh?) e natura indisturbata per riuscire in quest'impresa?
Lo inseguo.
Lui si ferma, mi guarda, scatta, arrampica.
Posso sentire i suoi pensieri. Crede davvero che lo inseguiro' fin lassu'.
Si sbaglia di grosso. Ormai ho capito il loro gioco.
Attendo pazientemente appostata dietro un cestino.
Un buco nell'angolo destro dello stesso mi lascia intendere che esso e' stato adibito a loro ristorante personale e che prima o poi vi faranno ritorno.
Noto un gruppo di turisti giapponesi che a quanto pare non hanno mai visto nessuno appostato dietro un cestino. Intuisco perche' gli scoiattoli possano sentirsi intimiditi dalle macchine fotografiche.
Oh, eccolo! E' entrato nel cestino.
Resto per quasi un'ora con la macchina puntata verso quel buco nel cestino.
E poi...
TADAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
*Ezio, ovvero Ezio Owl Kenobi, e' l'amore della mia vita: un HTC Desire 601 completo di cover rosa personalizzata con adesivo a forma di farfalla.
P.S. Scusate la mancanza di accenti. Stupida tastiera americana.
P.P.S. Stupidi scoiattoli.
lunedì 21 luglio 2014
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