Si parla di banalità; di capodanno, di chi ha rimorchiato chi o che cosa, di nuove coppie e nuovi amori.
Non realizzo nemmeno quando inizia a prendere una piega sinistra, virando lentamente verso un delirio alcolico che sarà la mia ineluttabile fine. D'un tratto, una bottiglia particolarmente pregiata sul tavolo e le mistiche parole che segnano la fine di ogni dignità...
Facciamo un gioco?
Basta un sì e la fine ha subito inizio.
Il giochi recita Io non ho mai... e sembra così innocente, mentre dichiaro senza pudore di non essere mai andata in bicicletta.
Io non ho mai... e nessuno si smuove mentre, con assoluta naturalezza, parli di tradimenti, di inganni, di baci rubati.
Io non ho mai... e non è più un gioco mentre mi punzecchi con le solite banalità, ma sapendo esattamente dove colpire.
Io non ho mai... e mentre scopro pezzi di me stessa, tu ridi e provochi e ridi ancora.
Io non ho mai... E, senza accorgermene, ti ho svelato la mia vita.